Archeologia
Bidda'e Perda, il 'paese di pietra', un altopiano roccioso che termina a precipizio sulla vallata del Flumini Imbessu, è un'amena località che deve il suo inconsueto nome a numerosi edifici megalitici, ora ridotti in tracce, ora visibili in piccole porzioni perfettamente conservate. il rinvenimento di alcuni menhir, o pietre fitte, di stile antropomorfo, e di rare statue-stele istoriate da arcaici bassorilievi, evidenzia la correlazione e la continuità del territorio di Senis con quello di Asuni e del Sarcidano di Laconi, ricco delle suddette testimonianze archeologiche.
Inoltre, la presenza di diversi nuraghi sparsi in tutto il territorio, attesta la presenza dell'uomo fin dalla preistoria.
Emergono anche le rovine di antichi villaggi rinvenuti nelle localitàm di Senis Mannu dove, forse, anticamente risiedeva il paese, Santa Vittoria, San Martino, S.Maria Turri, Mogoro e Suspini.
Oltre al nuraghe di Senis Mannu, il meglio conservato e forse il più imponente fra tutti, citiamo il nuraghe Casteddu, condiviso con Asuni e posto in cima al colle di Funtana Menta. Il suo particolare nome è relativo alla presenza, nei pressi dello stesso sito, delle residue tracce di un castello.
Significativi anche i tre nuraghi situati nel pianoro di Bidda Perda, i nuraghi di Tanca Zeddau, Sirigoni, Amnirinzi, Maria Turri, Giuerreddu e Giuerri Mannu; questi ultimi due, condivisi con Assolo, svettano da oltre 500 m s.l.m. e offrono, a chi volesse visitarli, uno straordinario panorama che spazia a 360°.
La fase romana è testimoniata dallo stesso significato del termine 'Senis' (dal latino 'senex', vecchio) che indicherebbe un luogo in cui, forse, gli anziani soldati si ritiravano dopo le numerose battaglie contro i popoli delle barbagie.