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La Storia

Senis conserva ancora oggi radici storiche di notevole importanza e, indubbiamente, rivestì un ruolo importante nel periodo giudicale.

Fu nella Curatoria di Parte Valenza e Brabaxiana, appartenente all'antico Giudicato d'Arborea, che si rese necessario costruire il castello fortezza in località 'Su Casteddu', eretto sul colle di Funtana Menta, a 291 m di quota, vero e proprio balcone naturale sulla vallata del Flumini Imbessu.

Esso svolse, sicuramente, una funzione difensiva dei confini degli stati giudicali ma, la mancanza di dati certi e il dibattito ancora aperto sull'esatta datazione del castello di Funtana Menta, non consentono oggi di fornire notizie sicure al riguardo.

Si sa, comunque, che si tratta di un edificio militare fra i più antichi della Sardegna e che fu edificato in un periodo particolare, caratterizzato da guerre fraticide tra un giudicato e l'altro.

Scelta come residenza baronale, Senis custodisce il ricordo di vicende legate a personaggi e ad ambienti della nobiltà feudale che dominarono l'omonima Baronia. Il fermento originato dall'ambiente feudale contribuì a conferire al paese un ruolo centrale dal punto di vista culturale ed artistico.

Sotto il dominio aragonese vide il susseguirsi di signorie baroni tra i quali ricoprì l'incarico di primo signore di Senis (1417-1421), Luigi Ludovico Pontos, nominato direttamente dal re don Alfonso di Aragona.

Nel 1421 il feudo venne acquistato da Francesco Carbonell sotto il cui dominio rimase fino al 1432, anno in cui venne acquistato da Pietro Joffrè (1432-1460) con il titolo di primo Barone, ottenendo dal re il privilegio di trasmettere l'eredità alle figlie femmine, in assenza di maschi.

Un complesso intreccio di fatti e figure interessò il paese per secoli fino al riscatto del feudo da parte dei Savoia, dopo la morte dell'ultimo barone nel 1835.

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